Continua la caccia a furbetti del bonus per la partita Iva: in cinque lo hanno richiesto, ma in tre lo hanno ricevuto.
ROMA – Non si ferma la caccia ai furbetti del bonus per la partita Iva. Secondo quanto riportato da La Repubblica, a richiedere il beneficio sarebbero stati cinque parlamentari anche se alla fine a riceverlo solo in tre: due leghisti e un pentastellato.
I nomi continuano a restare top secret anche se le indiscrezioni parlano della presenza di un altro esponente di via Bellerio e uno di Italia Viva.
La smentita di Italia Viva
“Nessun parlamentare di Italia Viva è coinvolto in questa vicenda. Ne ho parlato con Tridico“, a dirlo è Ettore Rosato, presidente del partito di Matteo Renzi.
La chiamata è arrivata dopo il post sui social dove si invitata l’Inps a smentire il coinvolgimento di Iv: “Questo modo di fare servizio pubblico da parte dell’ente è barbaro – si legge nella nota – a noi di Italia Viva non risulta che alcun parlamentare appartenente al nostro gruppo abbia chiesto il bonus. Invitiamo formalmente l’Inps che ha diffuso questa informazione a smentire la notizia del nostro coinvolgimento e rendere pubblici i nomi“.
L’Inps: “Niente nomi, c’è la privacy”
Richiesta che non è stata accolta dall’Inps. Come riportato dall’Ansa, fonti vicine all’istituto di previdenza hanno ribadito come non è possibile fornire l’identità dei parlamentari che hanno richiesto il bonus. L’unico modo per scoprirli è una autodenuncia anche se difficilmente ci sarà da parte dei diretti interessati.
Ogni partito potrebbe nelle prossime ore aprire un’indagine interna per cercare di individuare i responsabili e prendere delle decisioni nei loro confronti. Da Di Maio a Salvini hanno parlato di sospensioni per le persone coinvolte in questo scandalo.